Cosa fare dopo l’estrazione di un dente
L’estrazione di un dente rimane un sistema molto utile come ultima risorsa in caso di mal di denti. Il caso più comune è quello della carie troppo profonda, che ha distrutto il dente, impossibile da curare. Ma ci sono altre indicazioni che suggeriscono l’estrazione come: un dente diventato troppo mobile, per fare spazio a un altro dente durante un trattamento ortodontico, a causa di un’infezione molto estesa ecc.
Se l’estrazione del dente è generalmente temuta, bisogna essere consapevoli del fatto che, grazie ai farmaci anestetici, diventa totalmente indolore. Nel peggiore dei casi, può richiedere più tempo del previsto quando un dente è particolarmente difficile da estrarre. Anche se si vede l’odontoiatra fare uso di grande energia per estrarlo, grazie all’anestesia, non si sente alcun dolore.
Ecco qualche indicazione generale per affrontare in maniera più consapevole e anche più rilassata un’estrazione dentale.
Il tanto temuto gonfiore, che può seguire l’estrazione di un dente, è facilmente controllabile seguendo attentamente i consigli dell’odontoiatra. Se vi fate estrarre un dente, e se il caso lo richiede, vi verrà fornita in studio una borsa del ghiaccio istantaneo. Durante il ritorno a casa, in autobus o in macchina, appoggiate il ghiaccio contro la guancia, dal lato dell’estrazione. A casa, continuate ad applicarlo per le prime 24 ore ad intervalli regolari, lasciando passare tra un’applicazione e l’altra una decina di minuti. Se, nonostante questo accorgimento, avete le guance ancora gonfie, non vi preoccupate: si tratta di un semplice edema, che scomparirà entro 3-7 giorni.
Seguite attentamente le raccomandazioni dell’odontoiatra e rispettate bene la prescrizione medica per tutto il tempo indicato.
Gli antidolorifici sono da prendere prima di avere male, generalmente a partire da un’ora dopo l’intervento. Potreste anche dover prendere antibiotici per prevenire il rischio di infezione o per curarne una soggiacente il dente appena estratto.
Attenzione però: l’aspirina è vietata perché, essendo anche un anticoagulante, favorisce il sanguinamento. Evitate di automedicarvi: se il trattamento vi sembra insufficiente contattateci nuovamente in studio. Il nostro odontoiatra di turno saprà consigliarvi che cosa fare. Se vi dovesse uscire del sangue sappiate che la causa potrebbe essere l’assunzione di cibo troppo caldo, che provoca vasodilatazione. L’eccesso di igiene e risciacqui troppo frequenti, come le spazzolature troppo energiche, possono anche causare sanguinamenti.
Vanno quindi evitati i risciacqui con o senza collutorio per le prime 24 ore.
Andranno anche sospese le normali manovre di igiene per le prime 24 ore, passate le quali dovranno essere riprese, evitando la zona dell’estrazione. Quando la zona si sarà rimarginata (dopo 2-3 giorni) andrà anch’essa mantenuta pulita con l’aiuto di uno spazzolino molto morbido.
Infine, non aspirate la ferita e non sputate, sono anch’esse cause di sanguinamento. In caso, immaginate una pompa da giardino che perde: per sigillare la perdita si deve premere sulla zona danneggiata e mantenere la pressione. In caso di sanguinamento dopo l’estrazione del dente va fatta la stessa cosa. In primo luogo se vi sono stati estratti diversi denti, individuate da dove proviene l’emorragia. Successivamente, arrotolate e posizionate una garza inumidita con dell’acqua (non del cotone) sulla superficie in questione e stringete i denti per almeno 10 minuti per eseguire la compressione.
Avete male?
È il segno che state facendo la cosa giusta, nel posto giusto. Al contrario, se l’emorragia persiste significa che si comprime nel posto sbagliato o non abbastanza forte. Se l’emorragia non si ferma nonostante i vostri sforzi, rivolgetevi al nostro studio immediatamente.
Una volta recuperata tutta la sensibilità della bocca (quindi quando l’effetto dell’anestetico sarà finito), si può riprendere a mangiare, ma con delle limitazioni nella dieta per i primi giorni. Nel menù: cibi e bevande tiepidi o freddi (il calore ritarda la cicatrizzazione e provoca dolore e, come abbiamo già visto, sanguinamento) e soprattutto cibi morbidi per evitare di masticare. Se dovete masticare, fatelo sul lato opposto all’estrazione del dente, facendo attenzione ai cibi che possono sbriciolarsi o al cui interno vi sono delle piccole parti che potrebbero entrare nella zona dell’estrazione (ad esempio semini di pomodoro, croste di pane particolarmente friabili, semini del kiwi, semini di sesamo sul pane ecc).
Anche tabacco e alcol devono essere evitati per facilitare la guarigione. Infine, non state sdraiati. Sedetevi invece comodamente, con la testa sollevata dal busto con un buon cuscino. La posizione seduta è infatti preferibile perché limita gli eventuali sanguinamenti. Se l’estrazione avviene poche ore prima di andare a dormire, fatelo con due cuscini sotto la testa, vi aiuterà a dormire meglio. Se sarà stato necessario applicare dei punti di sutura, questi andranno tenuti puliti durante la loro permanenza in bocca, che di solito non supera i 10-15 giorni. Una volta passato questo periodo andranno rimossi in studio da un nostro odontoiatra che procederà ad effettuare un controllo per accertarsi della buona riuscita dell’intervento.